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IL PASSERO DALLA LINGUA TAGLIATA

 

Titolo originale :
Shitakiri Suzume

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Informazioni generali

 

C'era una volta un povero vecchio taglialegna che viveva solo con la moglie e si guadagnava da vivere tagliando le legna e pescando. L'uomo era onesto e gentile mentre la moglie era arrogante e avida. Una mattina il vecchio andò in montagna per tagliare la legna e vide un passero ferito che gridava aiuto. Provando pena per l'uccello, l'uomo lo riportò a casa e gli diede del riso per cercare di aiutarlo a riprendersi. Sua moglie, essendo molto avida e maleducata, era infastidita dal fatto che lui sprecasse cibo prezioso per una cosa così piccola e insignificante come un passero. Il vecchio, tuttavia, continuò a prendersi cura dell'uccello. Un giorno l'uomo dovette tornare in montagna e lasciò l'uccello alle cure della vecchia, che non aveva alcuna intenzione di dargli da mangiare. Dopo che il marito se ne fu andato, lei andò a pescare. Mentre era via, il passero si infilò in un po' di amido che era rimasto fuori e alla fine lo mangiò tutto. La vecchia era così arrabbiata al suo ritorno che tagliò la lingua dell'uccello con delle forbici e lo fece volare di nuovo in montagna da dove era venuto. Il vecchio una volta tornato, dispiaciuto dell'accaduto, andò a cercare l'uccello e con l'aiuto di altri passeri, trovò la strada per un boschetto di bambù in cui si trovava la locanda del passero. Una moltitudine di passeri lo accolse e lo condusse dal suo amico, il piccolo passero che aveva salvato. Gli altri gli portarono del cibo e cantarono e danzarono per lui. Alla sua partenza, gli presentarono una scelta tra un cesto grande o uno piccolo come regalo. Essendo un uomo anziano, scelse il cesto piccolo perché supponeva che sarebbe stato il meno pesante. Quando arrivò a casa, aprì il cesto e scoprì un grande tesoro al suo interno. La moglie, venendo a conoscenza dell'esistenza di un cesto più grande, corse alla locanda del passero nella speranza di ottenere l'altro tesoro per sé. Scelse il cesto più grande ma fu avvertita di non aprirlo prima di essere tornata a casa. Tale era la sua avidità che la moglie non riuscì a resistere all'idea di aprire il cesto prima di tornare a casa. Con sua sorpresa, la scatola era piena di serpenti mortali e altri tipi di mostri che la spaventarono così tanto che cadde giù per la montagna, dove trovò la morte.

Curiosità

Morale della storia

 

Questa favola tradizionale giapponese esplora gli effetti dell'avidità, dell'amicizia e della gelosia e il significato per quanto banale è sempre sacrosanto e vero, ossia che virtù come la gentilezza e sentimenti come l'amicizia sconfiggono il male della gelosia e dell'avidità e quest'ultima poi porta solo alla propria rovina.

 

Finale alternativo

 

C'è una versione diversa nel finale della stessa favola in cui la moglie non muore ma riesce in qualche modo a tornare a casa dal marito, ovviamente estremamente provata dalla brutta esperienza che la farà anche redimere e diventare così una persona migliore.

Tipo di citazione o presenza in Urusei Yatsura

Quando Sakurambo comincia a raccontare una storia per far star buono Ten, inizialmente narra proprio quella del passero dalla lingua tagliata anche se un pò riadattata per l'occasione e dopo la intreccerà con quella di Momotaro.

Presenza in Urusei Yatsura

puntata serie tv : La fiaba del tempo che fù

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