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EPISODIO N°61

Le copie di Ataru

Per impedire a Ran di rapire il suo tesoruccio Lamù decide di farne una copia per far esporre il falso Ataru ai rischi che la rossa spaziale gli avrebbe procurato. L’unico modo per distinguere le copie dall’originale è un piccolo apostrofo che galleggia vicino alla testa della copia. L’idea viene a Lamù da Ataru stesso che parlando tra se e se desidera avere 2 corpi per poter uscire contemporaneamente con Shinobu e con Ran all’insaputa di Lamù. Così Lamù lega l’originale e lo sdoppia con la pistola per fare le copie, ma la copia ha la mentalità dell’originale, così  libera il vero Ataru e lega Lamù in modo da poter uscire sia con L’aliena rossa che con la compagna di scuola. Inoltre anche Ran aveva imparato a scuola insieme a Lamù la tecnica della duplicazione, e all’occorrenza farà anche lei delle copie di Ataru per confondere la tigrata. Il finale vedrà un esercito di Moroboshi in giro per la città ad importunare tutte le ragazze mentre Lamù cercherà di trovare l’originale. Altro che l’ago in un pagliaio.

Curiosità sulla puntata

  • Ataru invita Shinobu al cinema e anche se nell'adattamento italiano non è molto chiaro si tratta di Guerre Stellari Episodio VI - Il ritorno dello Jedi. Da notare come al momento della messa in onda della puntata in Giappone, il film di Lucas non era ancora uscito nelle sale ma ci andrà solo un anno dopo circa. In passato quando i film venivano distribuiti nelle sale non c'era un uscita quasi contemporanea in world wide, anzi.... spesso i film si vedevano a distanza di diversi mesi sul grande schermo, rispetto all'uscita negli USA.
  • Nell'adattamento italiano, quando il distretto di Tomobiki è assediato da una valanga di Ataru, vediamo Ran trovare la soluzione al problema e dice che per eliminare tutte le copie di Ataru basta eliminare l'originale. Nei dialoghi originali questo discorso è un pò più complesso. Traducendo, Ran dice "Ho una bella idea. Se li tagliamo alla fonte, come un odore, andrà tutto bene."; Lamù risponde "La fonte?";  Ran : "si eliminiamo quella vera.";  Lamù: "Stai dicendo che Tesoruccio è come una puzza?!" Questo riferimento è dato da una pubblicità giapponese di un prodotto chimico usato per trattare gli odori nelle fosse settiche e nei tradizionali bagni giapponesi. La frase pubblicitaria tradotta diceva "Puzza! Puzza! Bisogna fermare gli odori puzzolenti alla fonte!".

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